Parola della settimana (6 novembre 2023)
L’alluvione (sostantivo femminile): die Überschwemmung, die Flut
Esempio:
Nella notte di venerdì, il grave maltempo ha causato un’alluvione in Toscana.
In der Nacht zu Freitag haben heftige Unwetter in der Toskana zu Überschwemmungen geführt.
L’alluvione è un’inondazione causata dallo straripamento di acque di fiumi o torrenti, spesso dopo forti piogge. La parola deriva dal latino “alluere“ (“bagnare”), e non sorprende che sia imparentata con la parola “pioggia” (che viene da “pluere”).
Le alluvioni sono un fenomeno conosciuto nel mondo, e che ha spesso colpito anche l’Italia. Tra le più gravi, ricordiamo l’evento del Polesine (Veneto) nel 1951 e l’alluvione che ha allagato Firenze nel 1966. Tuttavia, negli ultimi anni, questo fenomeno sembra essere in aumento. Durante quest’anno abbiamo registrato un numero record di alluvioni in Italia, ad esempio in Emilia Romagna a maggio, e anche attualmente, in questo novembre del 2023, in Toscana.
Gli esperti collegano l’aumento delle alluvioni al cambiamento climatico. Nelle regioni dove prima il clima era relativamente stabile, si verificano adesso cambi improvvisi da periodi di siccità a periodi di pioggia intensa, simili a quelli osservati nelle zone tropicali.
Le alluvioni sono sicuramente fenomeni negativi, spesso tragici, per il loro devastante impatto sull’ambiente, sulle città, sulle persone. Tuttavia, per concludere questa newsletter con una nota positiva, mi sono posta la domanda: esiste un‘ „alluvione felice“? Così mi è venuto in mente quando, qualche estate fa, sono stata a Campagna, un paese in provincia di Salerno, per vedere “’A Chiena“ (in italiano „la piena“); si tratta di una festa tradizionale molto “rinfrescante”, che attira ogni anno molti turisti. Durante questo particolare evento, il fiume Tenza viene deviato in modo che l’acqua del fiume entri nel paese, allagando la piazza e i vicoli; le persone camminano con i piedi nell’acqua e si divertono. Ma dove va a finire tutta quest’acqua? A quanto pare, viene raccolta dai tombini (Gullys) e ritorna al fiume. Questo evento ricorda un’usanza del XVII secolo, cominciata quando è stato necessario pulire le strade della città dopo la terribile peste del 1656.
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